Comune di Sassetta (LI)

La Via del Carbone

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La Via del Carbone
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La Via del Carbone
I sassetani provengono da generazioni di CARBONAI e BOSCAIOLI (e anche qualche brigante). Il boscaiolo è un mestiere tutt'ora praticato, ma quello del carbonaio rischia di scomparire.
 
La storia dei carbonai di Sassetta
Per lavorare il legname e produrre il combustibile, i carbonai si trasferivano per mesi nei boschi, assieme a tutta la famiglia. Vivenao dentro capanne costruite con le loro mani, cacciavano, raccoglievano i frutti del bosco e si nutrivano nel rispetto della natura. I vecchi carbonai hanno infatti il merito di aver tramandato alle nuove generazioni di sassetani il rispetto del bosco e delle creature che lo popolano: per questo il territorio di Sassetta, oggi, continua a mantenere la sua bellezza incontaminata.
 
Come si costruisce la carbonaia
L'allestimento della carbonaia è preceduto dal taglio del legname (a Ottobre e a Marzo). I tagliatori fanno trasportare dai muli le cataste di legna - dai 3 ai 7 cm di diametro e circa 1 m di lunghezza - e le sistemano ai bordi delle piazze carbonaie (10 mq) che saranno usate per costruire, appunto, le carbonaie. Il carbonaio inizia il suo lavoro intorno al mese di Aprile.
 
Prima fase: LEGNA POSIZIONATA
carbonaia 1
Il carbonaio e il meo (l'aiutante) scelgono i pezzi di legno più dritti e iniziano ad appoggiarli ritti al palo centrale della piazza, formando una struttura a cupola.
 
Seconda fase: INVOLTA E CALZOLATA
carbonaia 2
I pezzi di legna vengono appoggiati a strati, l'uno a ridosso dell'altro, in modo verticale e circolatorio, allargandosi fino a riempire la piazza. In tal modo si INVOLGE la carbonaia.
Dopo averla involta, il carbonaio comincia a CALZOLARE la carbonaia: asporta zolle di terra vegetale (iove o piote) dal terreno circostante e le pone alla base della carbonaia, fino a formare uno zoccolo di 50 cm. Dalla calzolatura alla sommità la legna viene ricoperta da "paltriccia" (foglie macerate tipo humus), che a sua volta viene ricoperta dal terreno con cui è stata ripulita la piazza.
 
Terza fase: ACCESA
carbonaia accesa
Il carbonaio sfila il palo centrale e nel buco rimasto (fornello) introduce dei legni incandescenti. La bocca del fornello viene chiusa con zolle di terra e nella calzolatura vengono praticati dei piccoli fori (cagnoli) utilizzando un fumicaiolo (legno appuntito e ricurvo). In questo modo la legna brucia a fuoco lento e si trasforma in carbone.
La cottura dura 3 o 4 giorni e viene tenuta sotto controllo giorno e notte dal carbonaio e dal meo. Quando la carbonaia smette di fumare è "cotta".

Quarta fase: COTTA CON ESTRAZIONE CARBONE
carbonaia cotta
Quando la carbonaia è cotta, si effettua la prima ripulitura con un piccolo rastrello (semondino): si toglie la calzolatura e uno strato di terra. Dopo qualche ora il carbonaio provvede a "secondare" la carbonaia: toglie un altro strato di terra e la ricopre con terra sempre più fine, affinché non passi aria e il carbone all'interno si spenga definitivamente.
 
Ultima fase: RACCOLTA DEL CARBONE E IMBALLAGGIO
RACCOLTA CARBONE
Il carbone viene tolto la mattina presto (due ore prima dell'alba) affinché si possa vedere, nel buio, se ci sono ancora pezzi accesi. Per toglierlo, il carbonaio utilizza un grande rastrello di legno con il quale, attraversomovimenti dall'alto al basso, sparge il carbone per tutta la piazza. Il carbone sarà poi imballato con il vaglio e trasportato a destinazione.
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